Mi sono molto piaciute le parole dello scrittore di origine napoletana Erri De Luca (che e' stato autista "umanitario" in Bosnia, operaio in Tanzania) alla trasmissione televisiva Che tempo che fa condotta da Fabio Fazio, ieri 15 febbraio. Alla domanda "Che impressione le fa la parola clandestino?", De Luca ha risposto:
Clandestino e' una parola imprecisa, perche' leggendo la Scrittura Sacra s'impara che siamo tutti ospiti, nessuno e' residente e proprietario. Tutti ospiti, inquilini di un suolo assegnato. "Mia e' la terra" dice l'Autore di quella Scrittura. Dunque, stabilire che ci sono dei clandestini e quindi, per contro, degli autorizzati, e' un abuso di confidenza con la vita.