La vendetta non serve


di Amos Oz
A proposito di reazioni "sproporzionate", mi sembra molto equilibrato (e "proporzionato") il seguente articolo di Amos Oz (Corriere della Sera, 2 febbraio 2009), che si muove con grande accortezza tra senso etico e prudenza politica:
Ehud Olmert ha dichiarato nelle ultime ore che Israele risponderà in modo «sproporzionato» a qualsiasi ulteriore attacco da parte di Hamas contro i civili israeliani. Io ritengo che una risposta sproporzionata sia in realtà una risposta immorale. Penso che una punizione sproporzionata sia in verità una punizione immorale. Penso inoltre che una reazione sproporzionata non serva altro che a rafforzare gli estremisti tra i partiti israeliani in vista delle prossime elezioni del io febbraio e faccia il gioco dei gruppi e dei movimenti fanatici a Gaza e nel mondo arabo. E considero che in questo caso qualsiasi operazione militare sproporzionata sia fondamentalmente una vendetta.E la vendetta in genere non serve altro che a soddisfare i propri istinti primordiali, non va oltre la componente primitiva dell`animo umano. Considero i militanti dì Hamas come un manipolo di criminali che ormai da molto tempo si sono concentrati nel colpire i civili israeliani. Non meno di diecimila tra missili c `proiettili di vario tipo sono stati sparati da Hamas contro i villaggi e le città israeliani negli anni più recenti. Penso inoltre che gli attivisti di Hamas siano un manipolo di criminali a causa del loro utilizzo dei civili palestinesi come sacchetti di sabbia umani e poiché anche durante gli ultimi eventi bellici nella striscia di Gaza si sono cinicamente fatti scudo con donne e bambini. Ma l`uccisione di un numero ancora maggiore di civili palestinesi non condurrà Israele da alcuna parte. Non servirà incrementare il numero delle vittime con nuovi raid. E ciò poiché Hamas non è affatto interessata a queste perdite, non se ne cura. Lo provano tra l`altro le recenti dichiarazioni del loro leader politico, Khaled Mashal, da Damasco: «L`attuale generazione tra la popolazione palestinese potrebbe venire sacrificata per il raggiungimento della nostra causa». Le uniche risposte militari israeliane capaci di ottenere un qualche effetto degno di nota sono una serie di attacchi misurati e proporzionati contro i criminali di Hamas e allo stesso tempo calibrati per evitare spargimenti di sangue tra la popolazione palestinese. Inoltre il governo egiziano sta tentando di mediare un cessate il fuoco. Penso che Israele debba dargli spazio per una possibilità di successo. E, infine, non dimentichiamo che il vero colpo mortale contro Hamas sarà la firma dell`accordo di pace tra Israele e le componenti moderate dall`attuale Autorità Palestinese. Questo accordo è oggi possibile e forse persino imminente. © Corriere della Sera - Traduzione di Lorenzo Cremonesi