Brevissima agenda internazionale 2013

Ci sono questioni  internazionali che nessuno può seriamente pensare di risolvere con in pochi mesi, e nemmeno da un anno all’altro. Specialmente quando si tratta di un’area del mondo come il Medio Oriente. Al confronto israelo-palestinese, che ha fatto registrare nell’ultimo scorcio del 2012 il riconoscimento da parte dell’Assemblea Generale dell’ONU dello qualifica di “Stato non-membro” alla Palestina,  si è aggiunta la crisi grave siriana, rispetto alla quale la comunità internazionale è restata a lungo indecisa - e lo è tuttora. Per restare nell’area, è ancora piena di incognite la transizione in Egitto. L’Iran è ormai sotto pesante embargo a causa della mancanza di trasparenza nel suo programma nucleare. Per non parlare delle armi nucleari e dei missili nordcoreani.  I cambiamenti o le conferme nella leadership di importanti Paesi (rielezione di Obama, rielezione di Putin in Russa, vittoria di Hollande in Francia, nuovo leader cinese,  Xi Jinping, prossime elezioni in Germania e in Italia)  certamente influiranno sul quadro internazionale, ma c’è una lezione che abbiamo appreso: nessuno può risolvere da solo questioni globali e persino locali - basti pensare al tema del lavoro in rapporto alla globalizzazione.