«Chiedo a tutti: cessate il fuoco»


di AMOS OZ
E' il momento per un urgente e immediato cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Hamas deve subito bloccare i suoi attacchi insensati ai danni dei civili israeliani e Israele deve fermare le sue operazioni a Gaza. Ulteriori violenze non condurranno a nulla, se non all`inasprimento del circolo vizioso fatto di attacchi e contro-attacchi sempre più gravi e senza fine. L`unico obiettivo delle operazioni militari di Israele a Gaza è di raggiungere la fine degli attacchi contro i propri cittadini e la sua società civile. Va detto che non deve esistere alcun altro obiettivo che Israele possa raggiungere tramite il ricorso alla forza militare. D`altra parte, noi tutti dobbiamo adattarci all`evidenza della profonda divisione esistente all`interno del campo palestinese e prendere atto che oggi convivono due Palestine: una nella striscia di Gaza e l`altra in Cisgiordania. Gaza è stata sequestrata da una banda di estremisti islamici che si muovono sulla falsariga dei talebani e sono sostenuti dalll`Iràn, il quale a sua volta da tempo proclama la necessità di perpetrare un grande genocidio ai danni di Israele. La Cisgiordania è controllata dall`Autorità Palestinese, che si è dimostrata pragmatica e moderata. Detto ciò, va però anche ricordato che Gaza resta un luogo di immense povertà, disperazione e miseria. Ed appare dunque ancora più assurdo e tragico che questa comunità di profughi palestinesi sia controllata da un gruppo di cinici assetati di guerra dediti alla causa della distruzione di Israele e che considerano qualsiasi cittadino israeliano come una loro vittima più che legittima. Gaza merita molto meglio di Hamas. Se dunque è indispensabile che il governo dello Stato israeliano faccia del suo meglio per stipulare immediatamente il cessate il fuoco con Hamas a Gaza, resta anche prioritaria la ripresa dei negoziati di pace con l`Autorità Palestinese in Cisgiordania, e, anzi, proprio di questi tempi tali sforzi vanno raddoppiati. I termini delle intese sono ormai ben noti a tutti: tornare ai confini precedenti il conflitto del giugno 1967 con leggere reciproche modificazioni tracciate di comune accordo; due città-capitali a Gerusalemme; non deve esistere alcun insediamento ebraico all`interno del territorio del futuro Stato palestinese e va imposta un`autentica demilitarizzazione nelle regioni che Israele dovrà evacuare. Sarà di grande aiuto l`impegno della comunità internazionale nel favorire gli accordi tra Stato israeliano e dirigenti palestinesi in Cisgiordania. In particolare l`Europa potrebbe giocare un ruolo trainante incoraggiando, aiutando e rassicurando entrambi i contendenti chiamati comunque a fare reciprocamente gravose concessioni e ad assumersi una lunga serie di rischi. L`intesa tra Israele e l`Autorità palestinese sulla falsariga di questi principi è giusta e possibile. E io ritengo che, se Israele avrà il coraggio di concludere la pace con i responsabili palestinesi della Cisgiordania, alla fine seguirà anche quella con Gaza. Ma, lo ripeto, il primo passo deve essere un immediato cessate il fuoco con Hamas, accompagnato dal raddoppio degli sforzi per giungere all`intesa con l`Autorità palestinese. L`alternativa è semplicemente troppo orribile per essere presa in considerazione.
(Traduzione di Lorenzo Cremonesi)

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