Dialogo interculturale e diritti umani


Segnalo un'opera di grande rilievo:Dialogo interculturale e diritti umani. La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Genesi, evoluzione e problemi odierni (1948-2008), a cura di Luigi Bonanate e Roberto Papini (Il Mulino, Bologna 2008). Mi hanno colpito in particolare alcuni passaggi dell'introduzione:
Sappiamo di essere minacciati da due rischi: il ripiego identitario e l'omologazione culturale, rischi che, portati all'eccesso, comportano, nel primo caso, relativismo culturale (quindi difficolta' a stabilire basi etiche comuni) e, nel secondo, l'annichilimento di ogni differenza, la fine dell'uomo quale essere culturale sotto il dominio pieno delle tecnoscienze e del funzionalismo di cui la globalizzazione dei mercati non sarebbe che l'ultimo dei fattori. Dobbiamo trovare una via mediana affinche' la contaminazione delle culture (fenomeno che esiste da sempre anche se in forma piu' latente) produca arricchimento e non ripiegamento o scontro.(.....) La conoscenza reciproca favorisce il dialogo interculturale che non puo' pero' stabilirsi sul piano della pura neutralita' assiologica, il che avallerebbe, tra l'altro, la tesi che le culture siano del tutto equivalenti. La scoperta della comune umanita' passa attraverso le culture in una ricerca che tende a valorizzare cio' che e' piu' umano, cio' che apre maggiormente all'altro, perche' l'uomo e' un essere relazionale. La prospettiva dovrebbe essere dunque quella di alcuni principi fondamentali relativi ad una cultura civica mondiale.