Tommaso d'Aquino e il dialogo con l'Islam

Segnalo un evento - di cui ho avuto notizia proprio grazie all'indicazione di un lettore di questo blog - dedicato a un precoce araldo del dialogo, tutt'altro che relativista, di nome Tommaso d'Aquino. Si tratta di un convegno su "Tommaso d'Aquino e il dialogo con l'Islam" (dettagli in fondo). Di stupefacente (e consolante) attualita'. Scrivono i promotori:

L'evento si inserisce nel quadro di un dibattito di grande attualità: il dialogo tra cristiani e musulmani nella società contemporanea. Un dialogo che a sua volta presuppone questioni più generali: Qual e' il ruolo della religione nella società? La religione e un fattore di unione o di divisione? Quale equilibrio tra fede e ragione? Quale equilibrio tra identità cristiana e dialogo? S. Tommaso offre un messaggio universale e sempre attuale: "Non guardare chi e colui che parla, ma tieni a mente ciò che di buono egli dice". E in queste parole che si può leggere fino in fondo a liberta' di spirito e di pensiero dell'Aquinate. Tommaso d'Aquino e' stato un tenace difensore delle verità di fede cristiana. Al tempo stesso, sul piano filosofico, l'Aquinate rappresenta un punto di riferimento del pensiero universale non solo "per il contenuto della sua dottrina, ma anche per il rapporto dialogico che egli seppe instaurare con il pensiero arabo ed ebreo del suo tempo" (Giovanni Paolo II, Lett. enc. Fides et ratio, 43). Un "rapporto dialogico" che rende Tommaso d'Aquino, non soltanto, il Doctor Communis Ecclesiae, ma il "Doctor Humanitatis, perché sempre pronto a recepire i valori di tutte le culture" (Discorso ai partecipanti all 'VIII Congresso Tomistico Internazionale, 13 settembre 1980). Tommaso d' Aquino seppe dialogare virtualmente con i pensatori arabi come Avicenna e Averroè in una fase storica molto concitata. Sempre fedele al Magistero della Chiesa, l’Aquinate ripropose il pensiero di Aristotele, creando perciò un ponte culturale tra oriente e occidente, tra Atene e Gerusalemme, tra la fede biblica e l'interrogarsi greco. Pur prendendo le distanze dall'averroismo latino - condannato dal Vescovo di Parigi Etienne Tempier nel 1270 -egli studiava con onestà intellettuale e citava Averroè e i commentatori arabi di Aristotele. L'Aquinate è perciò un Santo e Dottore della Chiesa, e al tempo stesso un uomo del dialogo tra Dio e l'uomo, tra fede e ragione, e tra le diverse culture.


CONFERENZA “TOMMASO D’AQUINO E IL DIALOGO CON L'ISLAM” (Aquino, 7 marzo 2009 - Chiesa di S. Maria della Libera, ore 15).Interviene P. Joseph Ellul, OP, della Pontificia Università San Tommaso d'Aquino (PUST) di Roma. Il dibattito sara' moderato da Mons. Lluís Clavell, già Rettore della Pontificia Università della Santa Croce (PUST) di Roma, Consigliere della Pontificia Accademia di San Tommaso d'Aquino e Membro della Società Internazionale Tommaso d'Aquino (SITA).L'evento e' promosso dal Circolo S. Tommaso d'Aquino, che ha sede ad Aquino e ha come scopo la promozione della figura e del pensiero di S. Tommaso mediante attività di natura culturale, tra le quali l'organizzazione di incontri e la pubblicazione di Quaderni Aquinati, e l'offerta di borse di studio a studenti di tutto il mondo per ricerche sulla vita e l'opera di Tommaso d'Aquino. L'incontro si svolge sotto l'alto patrocinio del ‘Progetto Culturale’ della Conferenza Episcopale Italiana, del Pontificio Istituto di Studi Arabi e d'Islamistica (PISAI), della Società Internazionale Tommaso d'Aquino (SITA) e della Banca Popolare del Cassinate.